La paura e il fascino, il rispetto e il disprezzo, l’attrazione e la repulsione, l’avidità, i sensi di colpa e la sensazione di nausea. Sono queste l’emozioni che Thomas Jeckson evoca attraverso la ricerca della forma e del movimento nelle sue installazioni.
Thomas Jackson è nato a Philadelphia, in Pennsylvania e cresciuto a Providence, Rhode Island. Dopo aver conseguito un dottore in lettere in Storia presso il College of Wooster , ha trascorso gran parte della sua carriera a New York come redattore e recensore di libri per riviste.
E’ attenta l’osservazione di foto da parte di Jeckson di banchi di pesci, stormi di uccelli, o microrganismi per trovare l’ispirazione e il movimento, in modo mirato, materiale concettuale con cui lavorare e l’immagine giusta da realizzare." Jackson usa oggetti usa-getta come piatti, bicchieri e fogli di carta.
Le immagini cercano di evocare la paura e il fascino, attraverso questi fenomeni, creando un gioco di disagio tra il naturale e il fabbricato, il reale e l'immaginario. Allo stesso tempo, ogni immagine è un esperimento collocato all’interno dello spazio naturale in armonia.
Attraverso la costruzione delle installazioni di materiali inaspettati e collocati fuori dal loro contesto di appartenenza, modifica così l’immagine stereotipata dell’oggetto, invitando lo spettatore a nuove interpretazioni di oggetti di tutti i giorni.